"Maria pose il fanciullo nella mangiatoia e il bue e l'asino lo adorarono" (Psuedo Matteo, 13-14). Lo scorcio con il quale viene dipinto l'asino costituisce una delle invenzioni più innovative della pittura italiana. Analogamente di scorcio sono raffigurati i due pastori, dialoganti con l'angelo in alto a significare l'unità di tempo e di azione, e quindi di partecipazione, all'episodio narrato. L'iconografia di origine bizantina, e ricorrente in età medioevale, si rinnova profondamente per l'umana tensione affettiva delle figure. Giuseppe, accovacciato, così come i due pastori, diverranno modelli figurativi ricorrenti tra i collaboratori di Giotto, presenti anche negli affreschi del transetto destro della Basilica di Assisi.
Cronologia
XIV, inizio sec.
Materiale e Tecnica
Affresco
Dimensioni
Altezza: 203 cm ca.
Larghezza: 200 cm ca.
Collocazione
Navata, parete destra, registro centrale, I riquadro da sinistra
Stato di conservazione
Buono
Acquisizione
Acquisto dalla famiglia Foscari Gradenigo