Una finta architettura, un vano delimitato da un arco gotico in primo piano, bifore gotiche sulla parete di fondo, una volta a crociera fortemente scorciata. Una lampada metallica pende dalla sommità della volta rendendo credibile lo spazio architettonico dipinto (Toesca 1941; Longhi 1952). Questa pittura permette a Giotto di dimostrare la propria abilità nella rappresentazione dello spazio e diventerà un parametro imprescindibile per la futura prospettiva rinascimentale.