La mostra

Pensieri preziosi 2025, giunta alla XX edizione, presenta quest’anno alcuni aspetti dell’oreficeria contemporanea svedese, con l’esposizione di rinomati artisti formatisi presso la Scuola orafa di Göteborg.
Nelle loro opere, che rivelano capacità tecniche straordinarie, possiamo vedere come l’amore per l’essenzialità e la precisione, spesso tradotte in esemplari sequenze geometriche, possa dialogare con un’altrettanto profonda e universale passione per la Natura, tipica della popolazione nordica, che ogni artista esprime in maniera differente ma assolutamente personale e incisiva.

Tore Svensson È figura chiave della gioielleria contemporanea svedese. Precisione, linearità, concentrazione, minimalismo e rigore caratterizzano il suo linguaggio espressivo, costituendo una cifra linguistica che dà vita a diverse serie di lavori, raggruppati spesso con uno stesso titolo.

Klara Brynge I suoi gioielli appaiono quali frammenti di paesaggi scritti su lamine di argento lavorate a sbalzo. Evocano onde del mare, superfici increspate di laghi, lembi di territori; la luce, esaltata dal ritmo impresso dalla mano dell’artista, si riflette, si muove, porta altrove.

Åsa Christensson Si distingue per le abilità tecniche che rendono preziose le materie più varie: legno, ottone, ferro… Le figurazioni traggono ispirazione dalla Scienza Cosmogonica, ossia dell’universo visto nella sua evoluzione e nei suoi aspetti filosofi ci.

Karin Johansson Una leggerezza per tutte le stagioni è quella che caratterizza il suo corpus di lavori. È un planare leggero e ironico, sapiente e giocoso su forme, colori, materiali, rielaborato attraverso un percorso di continua riduzione e astrazione.

Staff an Jonsson Dal collezionare oggetti d’uso abbandonati, pezzi di ferro, rondelle, minerali, nascono i suoi gioielli, insoliti, intriganti e di una bellezza inaspettata. Ciò che lo interessa maggiormente è la trasmissione di energia e l’intima connessione che si crea con le persone che scelgono di indossarli.

Hanna Liljeberg Trae ispirazione dalle coste lambite dall’Oceano, frastagliate e abrase dal vento e dallanatura magica degli acquarelli di John Bauer. Con un procedimento paziente di taglio, piegatura e colore trasforma la carta e il metallo in strutture organiche, dinamiche, complesse, tutte da indossare.

Karin Roy Andersson La complessa struttura dei suoi gioielli appare immediatamente connessa ai concetti di ritmo, ripetizione, progressione. Rilevante è la componente concettuale e etica che allude al tema di rigenerazione sia dello spirito che della materia, che trova concreta espressione nel recupero di materiali di scarto quali la plastica o la pelle di renna.

Info

ingresso gratuito
8 novembre 2025 -1 marzo 2026
da martedì a giovedì  09:30-19:00
chiuso lunedì non festivi, 25 e 26 dicembre, 1 gennaio