La mostra verte su un genere pittorico – quello del ritratto – che nei secoli non ha mai conosciuto crisi, in quanto memoria e racconto delle vicende umane, concentrandosi sul ritratto naturalistico sviluppatosi nell'ultimo quarto del Cinquecento.

Nell'ambito del progetto "Opera tua" Coop Alleanza 3.0, sono iniziate le votazioni per finanziare il restauro del dipinto di Dolores Grigolon, Natura morta, del Museo d'Arte di Padova, che è in gara con l'opera di un'altra artista donna contemporanea.

Nel 2017 il Museo ha già partecipato a questa iniziativa sfidando Villa Pisani di Stra e ha vinto ottenendo la sponsorizzazione del restauro di un dipinto antico della collezione Emo Capodilista.

La mostra offre un ampio panorama sul tema del paesaggio veneto nelle sue varie sfaccettature, grazie alla presenza di opere provenienti dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dal Museo Revoltella di Trieste, dal Museo Civico di Palazzo Chiericati di Vicenza, dalle collezioni del Museo d’Arte Medievale e Moderna dei Musei Civici di Padova e da collezioni private.

Fa parte delle collezioni del Museo d'Arte Medioevale e Moderna la pregevole scultura in bronzo di Guido Sgaravatti, L'arco, collocata nel giardino dei Musei, a pochi passi dalla Cappella degli Scrovegni.
Essa raffigura un elegante nudo femminile colto in un'ardita torsione fisica: il soggetto è infatti rappresentato nello svolgimento nell’esercizio di yoga chiamato "Dhanurasana" che significa, appunto, “Arco”, attraverso cui la figura umana è elevata ad espressione spirituale.

Nel 1992 Mimmo Paladino presenta a Torino i "Centoquattro disegni di Pulcinella" ispirati all'album "Divertimenti per li regazzi", di altrettante tavole, in cui Domenico Tiepolo, rinchiuso nella sua Villa di Zianigo negli ultimi anni della sua vita, illustra la vita, le avventure, la morte e la resurrezione di Pulcinella.

Il pretesto dei disegni di Tiepolo serve a Paladino per raccontare una figura centrale nella commedia dell'arte italiana, ma più in generale nella coscienza popolare napoletana, da cui l'artista ha sempre attinto.

Il grande evento, dedicato all'€™arte contemporanea e al suo pubblico e organizzato da AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani - è arrivato quest'anno alla sua diciottesima edizione. AMACI si propone di consolidare ogni anno di più il suo ruolo di realtà istituzionale e di punto di riferimento per lo studio e la promozione della ricerca artistica contemporanea in Italia e all'estero.

I Giardini dell'Arena davanti alla Cappella degli Scrovegni ospitano l'installazione del maestro Ievolella Fons Vitae. L'opera prima di arrivare a Padova è stata ospitata negli spazi della Certosa di Capri e nel cortile del Castello Vsconteo di Pavia.

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